Uno dei brani più belli del Jazz Moderno,composto da Bobby Hutcherson ( http://it.wikipedia.org/wiki/Bobby_Hutcherson e http://www.musicweb-international.com/jazz/Hutcherson/index.htm) , appare , per la prima volta , su "Components" del '65 , dunque in piena era post-bop.
L'album è un must del genere,un perfetto contenitore di musica modale.
La formazione della band è stellare : Ron Carter al contrabbasso,Joe Chambers alla batteria ,
Herbie Hancock alle sue prime esperienze all'organo elettrico (oltre che al piano),il grandissimo Freddie Hubbard alla tromba e il suo sodale James Spaulding al sax e al flauto.
Bobby Hutcherson , ovviamente , giganteggia al vibrafono e alle marimba.
Ho già fatto dei rimandi alle note biografiche di questo musicista ,vorrei solo far risaltare,ora,che la differenza tra Hutcherson e i vibrafonisti a lui precedenti sta nel fatto che questi nasce come pianista e non come batterista.Dunque il suo stile più che percussivo diventa creativo.Il Vibrafono non è più strumento di mero accompagnamento ma acquista la stessa caratura di un pianoforte,in questo,a onor del vero,evolvendo l'insegnamento dell'influenzatore Milt Jackson.
Anzi,per essere precisi,Hutcherson è stato per la modal music ciò che Lionel Hampton è stato per lo swing prima e Milt Jackson per il bop dopo.Bobby Hutcherson,come il suo contemporaneo Gary Burton , ha modernizzato l'uso del proprio strumento , recependo gli insegnamenti da tutto ciò che gli ruotava attorno,dal mainstream hardboppistico alle soluzioni modali,senza escludere la new-thing dei pionieri del free.Mi sarebbe piaciuto inserire nella playlist (che vi ricordo,è in fondo al blog,e basta cliccare sul tasto a freccetta per andar avanti nei brani) questo splendido "piccolo poema di Bobby" ma non sono riuscito a trovarlo nella versione originale.
Sono comunque felice di averlo trovato in questa nuova versione , tratta dall'album "The Scenic Route"(anno 2007) del batterista Matt Wilson.La prima cosa che risalta ai padiglioni auricolari è l'introduzione...non c'è il vibrafono!Già,proprio così!Questo a riprova di quanto Hutcherson sia pianistico nel suo stile.L'introduzione di Gary Versace è quasi cameristica,i toni si alzano,ma non troppo,quando entra Terell Stafford con la tromba (a mio parere uno dei pochi degni eredi di Freddie Hubbard e della scuola Cliffordbrowniana in generale).Bella versione,da ascoltare ma innanzitutto da confrontare a quella meno soffusa di Hutcherson.
Vi linko da youtube una versione live (risalente,credo,agli anni 90,visto che c'è ancora il compianto Tony Williams) eseguita da quasi tutta la formazione originale di "Components"(tranne che per Chambers e Hubbard):
http://www.youtube.com/watch?v=hPmlqQAtIHw
Baciamo Le Mani
martedì 20 maggio 2008
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