lunedì 5 maggio 2008

De Mint Jam

In effetti,devo dire che Mint Jam non era così male.Ero sicuramente prevenuto,la fusion facile facile anni 80 che facevano gli Yellowjackets non mi ha mai fatto impazzire pur non essendo priva di idee geniali nel suo insieme.
Comunque io non sono nessuno per poter criticare loro.
Veniamo a Mint Jam, i primi tre brani ,nei loro attacchi,mi hanno quasi fatto saltare dal sedile dell'auto.Non per originalità ma per il blue feeling che sprigionavano.Poi,purtroppo,a mio parere,l'album è un continuo discendere verso un banale jazz da auto.Tra i brani che mi hanno notevolmente colpito "Motet" e "Runferyerlife" .L'ultimo , forse il brano più jazz dell'intero album e Motet tra i più accattivanti nella melodia,tra il raffinato pop ed il bluesy bianco.
La costante in tutto l'album è comunque Bob Mintzer.Una vera e propria enciclopedia del jazz post Coltraniano.Ho sempre apprezzato tanto questo artista sia per le idee che per il modo di suonare chiaro e versatile.Non è sicuramente un innovatore,questo si,ma ricordiamoci che non tutti possiamo esserlo.Resta il fatto che il suo modo di suonare è tra i migliori esempi di Hard Bop ancora esistente,mi riferisco anche alla sua discografia personale,fuori dagli Yellowjackets.
Anzi, mi sento di poter azzardare un consiglio,a chi si sente di voler intraprendere la conoscenza del linguaggio bop (essenziale oggi ,a mio avviso,in ogni genere musicale) , esiste un metodo "14 blues & funk etudes" uscito fuori dalle mani di questo sassofonista,che è veramente enciclopedico!(ovviamente è essenziale aver conoscenza delle basi del proprio strumento)
Sopratutto,facilmente approcciabile da chi proviene da altri generi.
Insomma Viva Bob Mintzer.
Ritornando e chiudendo su Mint Jam,c'è da dire che per gli Yellowjackets è un album di rottura col passato.Oddio,non sto dicendo che si sono messi a fare cover dei black eyed peas,la rottura consiste nel fatto che è un doppio album,è stato rilasciato dalla loro label privata e non da una major e forse grazie a questo le registrazioni vanno un pò più verso l'acustico.
Dunque album niente male,da ascolto rilassato in auto,non necessita di grande attenzione.
alla prossima.

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