martedì 17 giugno 2008

Scirocco

Basta salire sul colle di San Matteo e dare uno sguardo attorno per restare rapiti da odori e colori.Forse,meglio ancora è andare a farsi una corsetta solitaria per le colline attorno questo splendido paese.Padre Scirocco flagella i campi biondi e arsi,il frusciare delle sterpi è leggero e soave.Una musica d'altri tempi.Un vero ritorno alle radici.


Sono nato sul finire degli anni '70 eppure sento in questi momenti di appartenere ad un tempo che non è tempo.Una dimensione a-temporale dove è possibile incrociare un arabo con turbante che sotto un carrubo si disseta oppure uno dei figli di Ulisse che gioca a nascondino con il giovane Federico II.E' una realtà immobile da millenni,sono sempre le stesse facce (parafrasando una canzone dei Tinturia).

Siamo noi che ci muoviamo o è solo cattiva impressione?

E' lo scirocco che ci muove e si muove tra di noi,porta con se il profumo del mare,il sale,la Vita.

Dagli Iblei , distaccati dal traffico urbano , le città sembrano greggi di pecore bianche , il mare è immenso e riesce ancora a coprire le storture degli uomini.Gela e Priolo in questi momenti sembrano lontanissime,quasi non esistono.Non c'è puzza da petrolchimico qui.

Provo ancora ad annusare e quello che sento è lo stesso profumo che solleticò le narici dei Siculi.
Sudo per la forte afa così come successe agli appena giunti Fenici.Amo questa terra tanto quanto la adorarono i Greci e gli Arabi.Credo in una possibile terza via di integrazione così come fecero i Normanni.
Guardo una terra piena di forti contraddizioni,bellissima nel suo essere ancora così Vera!
Festeggio la mia Trinacria e mi chiedo come abbia resistito sotto i colpi delle mani scellerate di noi uomini industrializzati.
No,adesso non voglio pensarci,il momento è troppo bello.Spingo fuori dalla mia mente le petroliere che puliscono le stive davanti una spiaggia dorata,fuori tutti i politici siciliani (destra e sinistra) che hanno permesso questo e ancora continuano a prenderci in giro,fuori la mafia,via i Briatore che comprano dammusi e i cantautori romani che vanno a stringere le mani agli stremati "turisti" di Lampedusa.Via tutti!
Mi distendo sulla terra calda e tra le fulve sterpi guardo l'azzurro che mi avvolge.
Sono solo io,la mia terra...e lo Scirocco!

lunedì 16 giugno 2008

God Bless The Child

Quando cominciò a sentire la voce tremolante di Billie è sempre la solita storia.
Effetto macchina del tempo!
Chiudo qui il post?
No,vabè,il fatto è che devo darvi qualche spiegazione.
Ho aperto questa playlist con una delle canzoni che più mi piacciono in ambito pop e sono intenzionato a chiudere con un'altra delle mie preferite.Provate a cercare le varie versioni di questa canzone.Mi viene in mente quella di Keith Jarrett in Trio,piena di soul e di eleganza.
Oppure quella blues,soul,latin dei Blood Sweat & Tears.Chissà cosa ne penserebbe di questa ultima citazione Miles Davis!?!Sapevate che Davis odiava così tanto questa "band di bianchi" da inserire una storpiatura della loro hit "Spinning Wheel" nel bel mezzo del brodo magmatico di Bitches Brew?
Comunque,quello che voglio dire è che comunque la fai,in qualunque modo l'arrangi,questa canzone resta sempre bellissima ed intramontabile.

domenica 15 giugno 2008

Giro Di Boa e consigli per gli acquisti

E così,dopo le recenti scorribande dal vago sapore soft-metafisico,eccomi nuovamente qui,si chiude per la seconda volta la playlist scelta.In principio pensavo di commentare un brano al giorno ma , a quanto pare , non è cosa possibile.Dunque meglio di niente,anzi mi faccio i complimenti da solo e mi batto anche le mani per aver continuato a scrivere sino ad ora.


Oddio,qualche apprezzamento c'è stato (graditissimo uno recente) e di questo volevo ringraziare gli autori e i sostenitori tutti.Dunque , in generale , devo dire che il risultato è soddisfacente seppure non nell'intento primigenio di creare una specie di Jazz Club Online.


Pazienza,aspettiamo tempi migliori.Volevo avvertire i visitatori che tra qualche giorno "vado a farmi quattro bagni a mare" e quindi metterò in ferie il blog,sarete comunque avvertiti del mio distacco da ogni attrezzo che abbia a che fare con l'elettricità(a parte lettore cd).Prima di aprire un nuovo post per parlarvi di God Bless The Child , voglio dare qualche piccolo consiglio per gli acquisti.E' uscito di recente il nuovo album degli Highfive (Five For Fun).Vi dico solo che appena è partito il primo pezzo mi sembrava di esser tornato alla fine degli anni 50 e di star per ascoltare il nuovo album di Art Blakey e dei suoi Jazz Messengers.Non posso che parlarne bene,è un album bello e potente,Hard Bop all'ennesima potenza con qualche leggera spruzzata di Coltranismo qua e là(sopratutto ad opera di un sempre eccezionale Scannapieco).La band picchia che è un piacere e , insomma , è l'album che ognuno si aspetta dagli Highfive.Niente "ricerca" nè sguardo a nuove aperture ma grande feeling,grande tecnica ed ottima musica.Sul piano dell'avanguardia (o quasi) vi consiglio per questa estate un'altro album dalle grandi connessioni con i Jazz Messengers.Sono i "Mostly Other People Do The Killing" e l'album si intitola "Shamokin!!!".Uscito alla fine del 2007 è denso di spunti interessanti.Curiosa la copertina,a richiamare quella di un vecchio live dei Messengers.Ricordate la formazione con Clifford Brown e Horace Silver?Il riferimento è proprio quello ma suonano come se fossero diventati schizofrenici allo stesso istante del concerto.

Davvero divertente.

mercoledì 11 giugno 2008

Bimini (e discorsi sull'Africa)

Questo è solo un monologo interiore,un mio pensiero,che per volere del fato,o forse più per un gioco di associazioni di idee,oggi si ritrova scritto su internet.Non c'è alcuna intenzione didattica in quello che mi accingo a scrivere,è solo un mero e libero fluire di immagini.


Bimini?Bimini è un isola, o meglio un complesso di piccole isole,uno dei tanti arcipelaghi di cui si fregia il fatidico Triangolo delle Bermuda.Già,proprio quel posto dove spariscono inspiegabilmente navi e aerei (mandarci qualche politico italiano in crociera?!?).


Ma il distretto di Bimini ha una particolarità in più.Nel '68-'69 (anni zeppi di avvenimenti a quanto pare) uno studioso del quale mi sfugge il nome,sotto segnalazione di un pescatore,ritrovò,nei pressi dell'isola Nord di Bimini,una "strada" sottomarina:"file diritte di mattonelle che sembravano essere costituite da blocchi regolari di calcare, ormai quasi del tutto sepolti dalle sabbie dei fondali, corrono in mare aperto, parallelamente alla costa, per una distanza non superiore a 600 m. In direzione nord-ovest si configura poi un altro tratto formato da massi decisamente più piccoli, che gira tracciando la forma di un manico d'ombrello".

Atlantide?!?

La cosa fu subito ridimensionata,si disse che la strada fosse in realtà un prodotto di agenti naturali.

Niente mano dell'uomo dunque!O forse il contrario...

Mi spiego meglio,Aristotele diceva "L'uomo che l'ha sognata, l'ha anche fatta scomparire".

(Quanta lungimiranza e quanta sapienza nelle parole di questi schiavisti antichi.

I nuovi schiavisti mica sono così,a questo punto preferivo i Greci!)

Il fatto è che Atlantide non necessita di esser veramente trovata,bensì è imperativo Cercarla!

La cercava Socrate e ne scriveva Platone.Dov'è Atlantide,il mondo sommerso?!?

Platone colloca l'isola dinanzi le colonne d'Ercole,al limite del mondo conosciuto( "Timeo",che tra l'altro sto leggendo insieme ad altri dialoghi e consiglio vivamente a tutti).Studi recenti addirittura dicono che le colonne d'ercole cui si riferiva Platone non fossero lo Stretto di Gibilterra , bensì il tristemente e luttuosamente noto Canale di Sicilia.Beh,di teorie su dove si trovi Atlantide ce ne sono quante se ne vogliono.Ma la domanda giusta non è chiedersi dov'è Atlantide,o quanto meno non è la prima domanda da porsi.Forse faremmo meglio a chiederci cosa è Atlantide?E' , forse , il ritorno a qualcosa di grande,magnifico,retto,primitivo,naturale.
E'il ritorno alla Madre.Forse è il ritorno all'Africa.Vecchio tema che da sempre mi affascina.
Ne avevo parlato già a proposito di Lionel Loueke (data post 08/05/08) e vi consiglio vivamente di andare a leggere,sempre sull'argomento,su http://jazzfromitaly.splinder.com/
Il ritorno ad Atlantide,forse è nient'altro che un ritorno alle nostre origini?!?
Forse che la mia Africa possa essere anche la Sicilia?Platone credette,per poco tempo in verità,che questo mondo perfetto si potesse ricreare proprio a Siracusa.
Atlantide,ancor più che sotto il mare , probabilmente si trova nell'Iperuranio.
Quello di ognuno di noi!Non so se sia possibile trovarla ma è obbligo morale (come quello di postulare l'esistenza di Dio per Kant) cercarla.
La dottrina delle idee di Platone va solo rivista ma è ancora utilissima in questa ricerca.
Forse è proprio così,forse no...ma intanto Cercare!questa è la parola d'ordine:Cercare!
Bimini è anche uno splendido brano di Jim Hall,lo ho inserito nella playlist nell'unica versione che ho trovato,quella con Tom Harrell.Ma vi consiglio,anche questa volta vivamente,di ascoltare un'altra versione.Quella in trio con Petrucciani e Shorter.Forse ascoltando questo brano sentirete vibrare dentro di voi le corde della ricerca e rivedrete Atlantide nei vostri cuori,così come succede a me.A tratti sarà un ascolto pieno di mistero,come l'intro arabesco del solo Jim Hall ,a tratti vi apparirà la grandiosa "strada di Bimini" magniloquente ed imperiosa nella forza di quei tasti pigiati dal più piccolo degli uomini,Petrucciani.Sentirete uno degli assoli più malinconici e stupendi di Wayne Shorter,il filosofo col sax (http://italia.allaboutjazz.com/php/article.php?id=2758 è la sua Biografia).Ascolterete una vera magia,inesprimibile a parole.

martedì 10 giugno 2008

My Song #2 (Keith Jarrett)

Dire in un post chi è Keith Jarrett è molto difficile.In parte,nel mio post precedente(My Song #1),
ho provato a far dare una sorta di interpretazione al mio libero sfogo mentale.
Cercherò adessso di chiarire,per quanto sia impossibile,in termini più razionali:
Chi è Keith Jarrett?
Bene,per alcuni è uno stronzo che si permette certi atteggiamenti da star capricciosa.
Uno che viene in Italia e si permette di mandarci ad un altro paese!
Per altri Jarrett è uno dei più grandi pianisti mai esistiti.
Per qualcuno è un jazzista,per altri è un musicita classico con qualche influenza jazzy.
Jarrett è anche un grande improvvisatore,un creativo,uno che ha attraversato la storia del jazz.
Uno che ha suonato Hard Bop con Art Blakey e quella specie di funky psichedelico con Davis(e ce ne sarebbero cose da dire su quel fantastico periodo).Jarrett,il nemico di Chick Corea!
Keith Jarrett è quello del sublime "Koln Concert",è quello del fantastico trio delle meraviglie (con Peacock e Dejohnette).Jarrett è l'autore di una splendida My Song.Canzone per molti versi,brano di musica classica per altri,jazz per definizione poco avveduta!
My Song è Jarrett,pienamente Jarrett!Siamo lontani dall'Africa voluta e riveduta da Miles Davis pochi anni prima,proprio in sua compagnia!Jarrett è,qui, in Europa,ora!Il suo miagolare ed i guizzi sulla tastiera sono il ponte tra i due continenti.
Chi è Jarrett?
E' tutto questo e tanto oltre!

My Song #1

Le luci del mattino facevano capolino dalla finestra.Le tende di seta,bianche,lasciavano filtrare i pallidi bagliori di un nuovo inizio.O forse sempre il solito inizio!
Le dita,delicatamente,istintivamente finivano sulle palpebre ed era il risveglio!
Nella stanzetta ormai rischiarata si diffondeva un dolce profumo di primavera e di fiori appena raccolti!I colori tenui delle pareti accentuavano il candore delle gote appena sfiorate dal roseo calore notturno!Eppure,quando i pensieri ripresero a circolare liberamente e con grande confusione,un ricordo si stagliò prepotente!La camicia lasciata nell'emolliente la sera prima!
Si alzò con grande cura e pose i piedi nelle morbide pantofole,con passo vellutato si diresse nel bagnetto,il doppio-servizio!
La camicia,bianca,era ancora sporca di sangue!
Sorrise e si disse sicuro che non avrebbe mai più comprato un detersivo di quella marca!
Dopo aver fatto colazione con latte e miele,prese la bici e andò a lavoro.
Arrivarono presto le 13.30 e con esse la pausa-pranzo...
...
- ehi tu,non farmi perdere tempo e portami un sandwich alle fave verdi!
Gli gridò rabbiosamente l'ordine e poi lo guardò con occhi iniettati di sangue!
- subito,signore -rispose il cammeriere,che a momenti belava.
Era da solo,seduto in fondo alla sala,come sempre,ogni giorno.I colleghi lo guardavano con timore e sospetto.Fosse stato per lui avrebbe pranzato altrove pur di non vederli.Ma non avrebbe fatto in tempo per rientrare al lavoro.Tipo zelante,lui!
Qualche tempo prima,forse si sarebbe innervosito fino al punto di afferarli per la gola!
Una volta,una bambina,la figlia della signora Zibibbo,aveva rischiato grosso.
Se ne ricordano ancora tutti dentro quel Bar.
La povera fanciulla,handicappata all'unghia di un alluce sin dalla nascita,si era avvicinata e gli aveva detto,soavemente,con voce simile a quella di Jan Garbarek:
- signore,signore , ti è caduto questo fazzoletto macchiato di fragole
Lui la aveva presa per le orecchie e sollevandola tre metri sopra il cielo le gridava in faccia con alito pesante di peperoni farciti ad aglio.
Le gridava,come un baritonista inferocito,di sparire dalla sua vista per sempre,le gridava improperi su sua madre e sulla sua insegnante di dizione.Era un turbinio di parolacce e di pensieri,di fatti mai accaduti!Già,perchè in effetti lui avrebbe voluto reagire così ma in realtà non lo fece.Se ne ricordano ancora tutti dentro quel Bar!
Le strappò di mano il fazzoletto macchiato di rosso e la mandò a quel paese.
Questo lo fece,però,senza garbo,suscitando il risentimento comune!
Bando ai ricordi,si disse,mentre finiva di mangiare il suo sandwich alle fave verdi.
Quella sera,ritornato a casa,felice e rilassato,era ancora sporco di sangue!
Forse più delle altre volte.
Non era stato il solito lavoretto pulito,il liquido gli era schizzato fino ai capelli ed una sola doccia non sarebbe bastata!
Dopo un lungo lavoro si appropinquò verso il letto e spostate le candide lenzuola si era immerso in quel mondo di silenzio e beatitudine.
Il sonno lo prese subito,segno di serenità interiore,appagamento e benessere psichico!
Dormiva e sognava,aspettando l'indomani,la solita routine ed il suo lavoro nella fabbrica di sangue finto per gli scherzi di carnevale.

mercoledì 4 giugno 2008

Charles Mingus (Salvatore Bonafede)

Ve lo avevo detto che Mingus era il mio preferito!


Così eccomi qui a parlare di un brano che lo ricorda , oltre , sopratutto oltre , il mero e semplice,affascinante nome:Mingus!


Salvatore Bonafede (http://www.salvatorebonafede.com/) è uno dei migliori jazzisti Sicililani,e non solo.Ha collaborato con alcuni dei più altisonanti nomi della scena contemporanea (da Motian a Joe Lovano).


Credetemi , non è campanilismo ,in Sicilia siamo pieni di musicisti che hanno carpito pienamente il codice del jazz,lo hanno fatto proprio e oggi sono più noti fuori che non in Italia!


L'elenco è lunghissimo quindi vi accenno solamente il gigante Giovanni Mazzarino,Orazio Maugeri e Giovanni Falzone.Per il resto vi rimando a http://www.myspace.com/jazzinsicily

Ora stiamo parlando di un album che ha riscosso meritati plausi : "Ortodoxa".
Uscito nel 2002,è come un buon vino,per chi se ne intende,ricco di odori,di ricordi e nuovi progetti.
C'è Palermo,c'è il be bop ed il ricordo di un tempo che fu e non ritornerà.Qualunque "tempo" sia per ognuno di noi.C'è,come dicevo,lo sguardo al futuro,anche se malinconico.I musicisti sono ispiratissimi (Fabrizio Bosso,Rosario Giuliani,Roberto Gatto e Pietro Ciancaglini) e fanno si che l'album vibri intensamente di un suono tondo e sicuro di se.Per altre notizie vi rinvio a http://www.jazzitalia.net/recensioni/ortodoxa.asp
Alla prossima.
Baciamo Le Mani

martedì 3 giugno 2008

Moanin (Charles Mingus)

Charles Mingus è stato uno dei più grandi geni della musica.Credo di poter dire senza timore che sia stato,come il suo idolo Duke Ellington,uno dei più grandi compositori della storia della musica.Mingus siede nell'olimpo dei creativi insieme a Mozart o Beethoven.L'accostamento che ho voluto fare tra il jazz e la musica classica è assolutamente voluto.


Tra i migliori esempi di avanguardia,ha messo dentro la sua musica il blues,Charlie Paker,Richard Strauss e ogni esperienza che poteva provare la sua esaltata ed arrabbiata,quanto sconvolta,mente creativa.


Riuscì a prefigurare anche un avveneristico proto-free e le sue composizioni non richiedono altra descrizione se non la definizione di "Assolutamente Geniale"!


Mingus era anche un pazzo furioso,oltre che un bassista tecnicamente molto dotato.


Le sue manie di persecuzione lo portarono addirittura a scrivere una lettera al Papa.


E'uno degli artisti più complessi ed assolutamente schizzofrenici che il Jazz possa annoverare tra le sue fila.Personalmente ritengo sia il mio artista preferito.Vi rimando alla sua interessantissima autobiografia ("Charles Mingus, Peggio di un bastardo. Autobiografia di Charles Mingus, titolo originale: Beneath the underdog, Ed. Il formichiere (1979)") e per qualche notizia (ma veramente poco,tanto che sono tentato di sconsigliarvelo) vi linko da wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Mingus

Inoltre vi consigli di ascoltare tutti gli album della Mingus Big Band,progetto,voluto dalla vedova Sue Mingus,che si propone di ripresentare le composizioni di Mingus alla luce dei nuovi tempi.Assolutamente potenti,fedelissimi alle concezioni di Mingus,i musicisti che prendono parte a questo progetto (tra i quali Randy Brecker,Robin Eubanks,Chris Potter e tanti altri)fanno rivivere in pieno lo spirito Mingusiano.Consigliatissimi quindi!


Il brano scelto e inserito nella playlist si chiama "moanin'",come il pezzo di Bobby Timmons,e vuole rappresentare un altro modo di intendere il "lamentarsi".


Qui non più scherzoso ma che risale addirittura a quel moanin' che si sollevava dai campi di cotone.Denso,pienissimo di blues,quasi soffocante.Il sax baritono,che belli i baritoni, che inizia da solo ad accennare il tema sembra quasi sbuffare,stanco ed accaldato.Tutti gli altri si inseriscono in un crescendo pieno di pathos e poi quando una voce squarcia il muro del suono,è quella di Mingus!


Sembra di assistere ad una scena:


Bobby è appena tornato,il padrone lo ha fatto frustare,la schiena gli pulsa ancora ed il sangue stria la camicia,o quello che resta di essa.Non ha neanche avuto il tempo di riposarsi perchè il campo lo aspettava.Ray comincia a cantare qualcosa di triste ed ironico,gli altri gli vanno dietro...

lunedì 2 giugno 2008

Family Blues

Il blues della famiglia,dovrebbe già richiamare qualcosa come immagini nella nostra mente.
Escludendo subito che si possa trattare di famiglia come "La Famiglia" in senso mafioso ed escludendo anche il senso di focolare domestico , non ci resta che famiglia come combriccola.
E'una famiglia di grandi musicisti,quella di un giovanissimo Fabrizio Bosso,un già eccezionale e torrenziale Rosario Giuliani,il palermitano Salvatore Bonafede(da ascoltare assolutamente il suo "Journey To Donnafugata") e i pugliesi Giuseppe Bassi e Marcello Di Leonardo.Il brano è il decimo di "Fast Flight",anno 1999,album a nome di Fabrizio Bosso.Moderno e ben radicato nella migliore tradizione Hard-Bop.Forse,come album,non aggiungerà niente alla storia del Jazz se non puro divertimento e grande feeling.Ma c'è bisogno d'altro per avere della buona musica?
Credo di no!Il brano che ho scelto è un bel blues molto divertente,da ascoltare senza troppe analisi ma facendosi prendere dentro da quel grande senso di euforia che lo pervade.
Giuliani è Coltraniano ma la sorpresa maggiore,a mio avviso,in questo brano,è Bosso.
Quando entra lui il brano spicca il volo.Sembra di ascoltare Armstrong convertito al bop,dopo aver ascoltato tutti insieme Clifford Brown,Freddie Hubbard,Lee Morgan e Kenny Dorham.
Nel finale,dopo l'esemplare assolo di Bonafede,Bosso e Giuliani prendono a dialogare e Bosso toglie la sordina al suo splendido generatore di note.
Fabrizio Bosso oggi è uno dei migliori trombettisti in circolazione e non solo in Italia.
Probabilmente è anche uno dei più noti grazie ad un ottimo progetto commerciale come la collaborazione con Mario Biondi.E non nascondo che è uno degli artisti di oggi che più ascolto ed apprezzo.E'uscito da poco un suo lavoro in coppia con il pianista Paolo Di Sabatino,dovrebbe essere la continuazione di quello splendido album che è stato "Italian Songs"(vecchie e nuove glorie del panorama pop italiano reinterpretate in chiave jazzy).Non l'ho ancora comprato,ne riparleremo a tempo debito ma sono fiducioso della buona riuscita.
Baciamo Le Mani