mercoledì 28 maggio 2008

Get What You Give

Come vi sarete accorti certamente ,all'apertura della pagina web,ci si rende conto subito che qualcosa ssstride!!!
Cosa?!?Beh,ad esempio l'immagine di Miles Davis mentre si ascolta l'incipit di una nota pop-song!
Andiamo per gradi,oggi ho cambiato la playlist.Potrei anche dirvi che è stata una playlist sudata e ragionata,scelta con profonda attenzione e metodologia...
Potrei anche dirlo,ma non è stato così.
Apro la nuova playlist con una brano che da sempre è in cima alla classifica dei miei gusti.
Prima di parlarvene voglio solo premettere che Miles Davis è stato uno dei più grandi interpreti di pop song.Con questo mi rifererisco sia agli inizi e che alle ultime,criticate,scelte della sua vita musicale (vedi "Time After Time" e "Human Nature").
Forse non tutti i fruitori di jazz di oggi,troppo occupati a far crescere la propria puzza sotto il naso,si rendono conto che il jazz è essenzialmente musica popolare,che nasce dal popolo e si basa su strutture di "canzoni" (è la prima volta che uso questo termine).
Ovviamente,gente come Cole Porter o Irving Berlin non sono assolutamente paragonabili a Gigi D'Alessio e canzoni come "How Deep Is The Ocean" o "Love For Sale" non possono essere messe a confronto con qualche canzone di Mariah Carey.Tuttavia il jazz,oggi,per crescere e non diventare "Musica Classica" deve rinnovarsi anche per mezzo della musica più popolare.
Inutile dire che ascoltare Wynton Marsalis è sempre piacevole ma è giusto aggiungere che il trombettista non aggiunge niente rispetto a , che so , Woody Shaw o addirittura Clifford Brown.
Intelligente è l'artista che riesce a collegarsi al passato pur vivendo il presente.
Ne riparleremo sicuramente...
"Get What You Give",pezzo di Gregg Alexander,front man e fondatore dei New Radicals http://en.wikipedia.org/wiki/New_Radicals
Troppo spesso hanno liquidato questa band come una one-hit wonder (così come da wikipedia).
Le cose non stanno così,Gregg Alexander (forse un italo-americano) è tra i più prolifici song-writer esistenti (ad esempio,ricordo "the game of love",Santana e Michelle Branch);
E comunque "Maybe You've Been Brainwashed Too" è un album assolutamente "bello" come pochi usciti negli anni '90.L'album non butta niente di quella che è stata l'esperienza musicale dagli anni '70 in poi,dal Soul stile motown ai Rolling Stones,dal grunge imperante in quegli anni agli Steely Dan.L'unico neo è "Get What You Give",canzone troppo bella,tanto da far sfigurare il resto.
Gregg Alexander con la sua voce fortemente "a la" Mick Jagger riempie il pezzo di splendidi falsetti e urletti di testa,in rapidi cambiamenti,divertenti e perfetti nella loro combinazione.
Il tappeto sonoro è arioso e da grande "anthem",le chitarre vagamente stonesy e l'atmosfera è di assoluto svago.Più di una volta mi è capitato di mettere nell'autoradio questo brano ed averlo ascoltato col repeat per più di un ora.Riesco ancora a sorridere e sentire il mio piede gioire quando Alexander dice di prendere a calci sul sedere Marylin Manson,Courtney Love,Beck e gli Hanson.
Il brano,come tutta la musica secondo me,va ascoltato e "sentito"dentro più che spiegato a parole,perciò...buon ascolto.
Baciamo Le Mani.

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