Come vi sarete accorti certamente ,all'apertura della pagina web,ci si rende conto subito che qualcosa ssstride!!!
Cosa?!?Beh,ad esempio l'immagine di Miles Davis mentre si ascolta l'incipit di una nota pop-song!
Andiamo per gradi,oggi ho cambiato la playlist.Potrei anche dirvi che è stata una playlist sudata e ragionata,scelta con profonda attenzione e metodologia...
Potrei anche dirlo,ma non è stato così.
Apro la nuova playlist con una brano che da sempre è in cima alla classifica dei miei gusti.
Prima di parlarvene voglio solo premettere che Miles Davis è stato uno dei più grandi interpreti di pop song.Con questo mi rifererisco sia agli inizi e che alle ultime,criticate,scelte della sua vita musicale (vedi "Time After Time" e "Human Nature").
Forse non tutti i fruitori di jazz di oggi,troppo occupati a far crescere la propria puzza sotto il naso,si rendono conto che il jazz è essenzialmente musica popolare,che nasce dal popolo e si basa su strutture di "canzoni" (è la prima volta che uso questo termine).
Ovviamente,gente come Cole Porter o Irving Berlin non sono assolutamente paragonabili a Gigi D'Alessio e canzoni come "How Deep Is The Ocean" o "Love For Sale" non possono essere messe a confronto con qualche canzone di Mariah Carey.Tuttavia il jazz,oggi,per crescere e non diventare "Musica Classica" deve rinnovarsi anche per mezzo della musica più popolare.
Inutile dire che ascoltare Wynton Marsalis è sempre piacevole ma è giusto aggiungere che il trombettista non aggiunge niente rispetto a , che so , Woody Shaw o addirittura Clifford Brown.
Intelligente è l'artista che riesce a collegarsi al passato pur vivendo il presente.
Ne riparleremo sicuramente...
"Get What You Give",pezzo di Gregg Alexander,front man e fondatore dei New Radicals http://en.wikipedia.org/wiki/New_Radicals
Troppo spesso hanno liquidato questa band come una one-hit wonder (così come da wikipedia).
Le cose non stanno così,Gregg Alexander (forse un italo-americano) è tra i più prolifici song-writer esistenti (ad esempio,ricordo "the game of love",Santana e Michelle Branch);
E comunque "Maybe You've Been Brainwashed Too" è un album assolutamente "bello" come pochi usciti negli anni '90.L'album non butta niente di quella che è stata l'esperienza musicale dagli anni '70 in poi,dal Soul stile motown ai Rolling Stones,dal grunge imperante in quegli anni agli Steely Dan.L'unico neo è "Get What You Give",canzone troppo bella,tanto da far sfigurare il resto.
Gregg Alexander con la sua voce fortemente "a la" Mick Jagger riempie il pezzo di splendidi falsetti e urletti di testa,in rapidi cambiamenti,divertenti e perfetti nella loro combinazione.
Il tappeto sonoro è arioso e da grande "anthem",le chitarre vagamente stonesy e l'atmosfera è di assoluto svago.Più di una volta mi è capitato di mettere nell'autoradio questo brano ed averlo ascoltato col repeat per più di un ora.Riesco ancora a sorridere e sentire il mio piede gioire quando Alexander dice di prendere a calci sul sedere Marylin Manson,Courtney Love,Beck e gli Hanson.
Il brano,come tutta la musica secondo me,va ascoltato e "sentito"dentro più che spiegato a parole,perciò...buon ascolto.
Baciamo Le Mani.
mercoledì 28 maggio 2008
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