giovedì 22 maggio 2008

De "reality" #1

Credo che una delle cause dei mali della nostra società sia non tanto il reality-show in se stesso quanto la voglia di questo,insita in gran parte del pubblico televisivo.
A mio parere,forse retrogrado e da vecchio babbione appena ventottenne,la gente oggi pensa che per risollevare le sorti di una vita insulsa ed emarginata debba partecipare a qualche grande fratello.Mi chiedo quale sia un esempio di vita insulsa?Quella dell'operaio del nord-est?Quella dell'agricoltore?Oppure forse ci è sfuggito di mano il vero significato della vita.Ci sfugge il fatto che la notorietà da v.i.p. o pseudo-tale è effimera quanto inutile ai fini di ricerca del vero significato dell'esistenza.
Ci sfugge che una vita non è mai insulsa sin quando non si voglia che questa lo sia.
Non leggiamo più l'Iliade o l'Eneide.Non conosciamo più le nostre radici.
Ci sfugge che siamo gli artefici di noi stessi.Ci sfugge che chi lavora nella campagne è essenziale nel sistema quanto e più di un broker di Wall Street o dell'attore di "Vivere".
Ci sfugge che non tutti possiamo essere quell'attore di soap o quel cantante internazionale che ci piace tanto.Questo perchè ognuno di noi è una persona a sè,con le proprie capacità ed il proprio modo di interagire con la realtà.
Ovviamente,ognuno di noi ha dei sogni,e nessuno vieta ad un pastore di capre di voler diventare un rocker alla Bruce Springsteen,o a me di suonare Jazz.I sogni sono il nutrimento del nostro io interiore.Ma non basta volerlo per diventare "Qualcuno".Voi pensate che,non so,ad esempio,Ligabue sia diventato famoso per virtù di qualche sortilegio o le sinfonie di Beethoven siano diventate famose perchè colonna sonora degli spot della Tim?In realtà,questo è il vero problema di oggi,vogliamo tutto e subito,senza sudare!
Ecco perchè tutti vogliono entrare in qualche casa di grandi fratelli,cugini,zii e chi più ne ha più ne metta.Ormai i reality sono in calo nella programmazione televisiva,alla gente non interessa più vedere,vogliono entrarci in quella casa e diventare famosi,andare a "Buona Domenica",sedersi accanto a veri vip (che,vi giuro,quando mi capita di vederli mi sembrano più sfigati che altro).
Tutto ciò , signori e signore , senza saper fare assolutamente Nulla!!!
E' il trionfo dell'uomo comune.La vittoria dell'Idiozia.
E'giusto tutto ciò?!?
E poi,detto tra di noi,quanto è duratura una notorietà del genere?
Continuerei a parlare male di queste cosa per post e post, all'infinito , ma forse potete immaginare da soli le conseguenze negative di questa grande bugia televisiva.
Piuttosto , adesso , volevo spezzare una lancia in favore di X-Factor.
Oddio,non lo vedo,ad essere sinceri!
Ma mi rendo conto che quanto meno sta mettendo in mostra dei talenti musicali veri e non delle persone comuni.
O meglio,sta rendendo giustizia a delle perfette (o quasi) persone comuni (o quasi) che hanno dei pregi in campo artistico-musicale.Anche l'interazione tra i tre giudici mi sembra ottimale.
Morgan dovrebbe rappresentare il lato creativo,la Maionchi quello "monetario-produttoriale" e Simona Ventura quello più biecamente "popolare" (non so chi sia peggio tra le ultime due dette).E i talenti ci sono,almeno a mio parere.Ripeto,il programma non lo guardo,forse anche per una questione di ristettezza mentale,ma vedo su youtube le esibizioni di questi talenti sconosciuti o semi-tali (esibizioni epurate da orpelli televisivi).Qualche esempio,i purtroppo ormai fuori, "Sei Ottavi" o i "Cluster" e ovviamente i tutelati dalle onde di "Oceano"(co-autore di questo blog),
gli "Aram Quartet".Non mi ritengo in grado di poterne parlare approfonditamente e con esattezza quasi agiografica quanto il mio stimato collega ma qualche parola voglio scriverla anch'io,andando,questa volta,fuori dal mio campo eletto.Tutto ciò nel mio prossimo post,questo è già troppo lungo.
Baciamo Le Mani

Nessun commento: